Cocaina anziché formazione alla professione legale: succede anche questo (di Vincenzo Giglio)

Il Consiglio nazionale forense, con la sentenza n. 331/2023 (allegata in forma anonimizzata alla fine del post), ha sanzionato disciplinarmente un’avvocata per una condotta a dir poco sconcertante.

È risultato infatti che, terminato l’orario di lavoro dello studio legale di cui era titolare, l’incolpata avesse l’abitudine di cedere cocaina alle due praticanti che con lei collaboravano inducendole a consumarla e anteponendo tale pratica alla formazione professionale che avrebbe dovuto assicurare a costoro.

Come non bastasse, l’incolpata era solita non retribuire le due praticanti, quantomeno non in modo adeguato.

Senza con questo voler eccedere in indignazione, si pensa di poter dire che questo caso non richiede alcun commento poiché si commenta da se stesso.