Certificati anagrafici scaricabili dagli avvocati: come e quando? (di Riccardo Radi)

È di ieri sera la notizia dell’accordo tra il Consiglio Nazionale Forense e il Ministero dell’Interno per permettere agli avvocati di scaricare direttamente da studio certificati anagrafici di 65 milioni di cittadini, più che un accordo è stata attivata dal CNF una procedura che è prevista per tutti gli enti.

In pratica è stata inoltrata al Ministero dell’Interno la richiesta di fruizione.

Nella nota diramata dal CNF si legge che a breve tutti gli studi legali potranno scaricare i certificati anagrafici di soggetti terzi dal sito dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr), la banca dati unica del ministero dell’Interno che favorisce lo scambio delle informazioni tra comuni e pubbliche amministrazioni e tra comuni e cittadini, grazie a un accordo che prevede l’interoperabilità dei sistemi informativi tra l’albo degli avvocati e la piattaforma.

In altre parole, è stato attivato il sistema previsto dall’accordo di fruizione il che significa che il CNF ha inviato la richiesta al Ministero dell’Interno.

L’accordo di fruizione è uno strumento disponibile alle pubbliche amministrazioni che intendono fruire dei dati dell’ANPR per l’espletamento dei propri compiti istituzionali. La gestione degli Accordi si basa su un sistema di classificazioni standard che permette di snellire e velocizzare le interazioni tra le parti:

  • le pubbliche amministrazioni, attraverso la selezione dei “casi d’uso” di interesse, indicano il bisogno informativo necessario alla realizzazione dei propri compiti istituzionali;
  • il Ministero dell’Interno verifica i presupposti normativi delle richieste di accesso all’ANPR e sottoscrive l’Accordo di fruizione con la PA richiedente.

Per ogni caso d’uso prescelto la PA richiedente deve specificare i presupposti normativi che fondano la richiesta di utilizzo di specifiche informazioni presenti sull’ANPR.

Quando il Ministero attiverà l’accordo i tempi previsti per la sua realizzazione sono legati alla compatibilità tra i sistemi informatici in uso tra il CNF e la piattaforma dell’Anagrafe nazionale e qui speriamo che non ci saranno sorprese.

Attendiamo fiduciosi di poter avere: “a disposizione i dati aggiornati di oltre 65 milioni di cittadini, inclusi i residenti all’estero, di cui potranno richiedere i certificati al fine di svolgere investigazioni difensive o per far valere e difendere un diritto in sede giudiziaria, in esenzione di bollo come previsto dalla legge“.Accesso ai dati dell’ANPR – ANAGRAFE NAZIONALE (interno.it)