Quando a difenderti è tuo cugino Vincenzo (di Vincenzo Giglio)

Mio cugino VincenzoMy cousin Vinny nell’edizione originale – esordì nelle sale cinematografiche a marzo del 1992.

Diretto da Jonathan Lynn, racconta le peripezie giudiziarie di Billy e Stanley, due ragazzi sprovveduti, che a causa di una sfortunata serie di coincidenze si trovano ingiustamente accusati dell’omicidio del titolare di un emporio, incarcerati in una prigione dell’Alabama e tratti a giudizio.

Sul posto accorrono in aiuto Vincenzo “Vinny” La Guardia Gambini (interpretato da un formidabile Joe Pesci), cugino di Billy e soprattutto avvocato, e la sua fidanzata Mona Lisa Vito (Marisa Tomei).

Vinny è, o meglio sembra, l’archetipo dell’avvocato sbagliato: anni e anni per laurearsi, privo di abilitazione, completamente a digiuno di procedura (e per questo ripetutamente condannato per oltraggio dal severissimo giudice Haller).

Eppure, quando l’esito del processo sembra irrimediabilmente segnato, Vinny, anche grazie all’aiuto di Mona Lisa e delle sue conoscenze di meccanica automobilistica, riesce a dimostrare l’innocenza dei due imputati e, come si dice, a far trionfare la giustizia.

Mio cugino Vincenzo è una commedia ben riuscita e tra le ragioni del suo successo c’è una sceneggiatura spumeggiante.

Ecco un esempio tratto da una conversazione tra Mona Lisa e Vincenzo:

Mona Lisa Vito: Oh, Vincenzo, vederti che ti logori su quelle carte e anche quando mi porti con te mi fa sentire ugualmente inutile.

Vincenzo: C’è altro?

Mona Lisa Vito: Beh, tu sei già abbastanza sotto pressione, mi dispiace dovertelo ricordare, però ci dovevamo sposare non appena avessi vinto la prima causa. Nel frattempo e parlo di dieci anni, mia nipote, la figlia di mia sorella, si è sposata pure lei e il mio orologio biologico sta ticchettando così [Sbatte il piede] E da come si è messa questa storia io non mi sposerò mai.

Vincenzo: Lisa, non me lo merito. In questo momento non ho bisogno di altri pensieri per la testa, chiaro? Ho un giudice che raggiunge l’orgasmo se può sbattermi in galera, un idiota che vuole pestarmi per 200 dollari, porci mandati al macello, fischi e sirene per tutte le notti. Non riesco a chiudere occhio da 5 giorni, ho finito i soldi, non so più come devo vestirmi. E ho un processo per omicidio in cui mi sto giocando con pessime carte la vita di due ragazzi innocenti. Per non parlare del tuo … [Sbatte il piede] uh uh uh, orologio biologico, della mia carriera, della tua vita, delle nostre nozze, e fammi pensare se ho dimenticato di citare qualcosa, non c’è altra merda da aggiungere alla montagnola sulla quale mi trovo seduto sopra? No, non ci credo. Non è possibile.

Mona Lisa Vito: [pausa] Forse avrei dovuto aspettare un momento migliore.

Il destino di Mona Lisa e Vincenzo dipende da una prima causa vinta che sembra non arrivare mai ma che alla fine arriva in Alabama e permette il coronamento del loro sogno d’amore.

Ci sarebbe spazio da noi per avvocati come il cugino Vinny e per la sua eterodossia procedurale? Direi di no. Lo vedete Vinny alle prese con gli indecifrabili dilemmi dei commi 1-ter e 1-quater dell’art. 581 cod. proc. pen. o con il percorso di guerra dei depositi digitali di atti? No, proprio non ce la farebbe.