Cassazione penale, Sez. 2^, sentenza n. 27041/2023, udienza del 24 marzo 2023, ha ritenuto integrato il reato di cui all’art. 633 cod. pen. attraverso la condotta di chi, ospitato in un immobile di edilizia residenziale pubblica in virtù del rapporto di parentela con il legittimo assegnatario, vi permanga anche dopo il decesso di quest’ultimo, comportandosi come “dominus” o possessore.
Il collegio di legittimità ha ulteriormente precisato che l'”invasione” va intesa nel senso di introduzione arbitraria non momentanea nell’edificio altrui allo scopo di occuparlo o, comunque, di trarne profitto, restando indifferenti i mezzi ed i modi con i quali essa avviene, non essendo necessaria la ricorrenza del requisito della clandestinità e risultando irrilevante che i ricorrenti avessero corrisposto i canoni di locazione all’istituto proprietario dell’immobile.
Precedenti conformi: n. 49527 del 2019, Rv. 278828 – 01.
Precedenti difformi: n. 23756 del 2009, Rv. 244667 – 01; n. 2337 del 2006, Rv. 233140 – 01; n. 49101 del 2015, Rv. 265514 – 01; n. 36733 del 2010, Rv. 248293 – 01; n. 15874 del 2019, Rv. 276416 – 01.
