Restituzione in termini: spetta anche alla parte offesa (di Vincenzo Giglio)

Cassazione penale, Sez. 6^, sentenza n. 48463/2023, udienza del 14 novembre 2023, ha ricordato che la più recente esegesi della disposizione di cui all’art. 175 cod. proc. pen., richiamata la generale funzione restitutoria dell’istituto, ha sottolineato i riferimenti costituzionali (Corte cost. sent. n. 559 del 1990) e convenzionali (Direttiva 2012/20/UE; Corte EDU, Arnoldi c. Italia del 7 dicembre 2017) che hanno progressivamente ampliato l’esercizio dei poteri della persona offesa, anche nella fase delle indagini ed è pervenuta alla conclusione che, soprattutto nel caso in cui la persona offesa lamenti la impossibilità, per caso fortuito o forza maggiore, di esercitare il diritto di costituirsi nel processo, assumendovi, così, la qualità della parte, la nozione di parte privata, ricondotta alla sola qualità di parte civile, si risolverebbe in una lettura formale della disposizione.

Si è, pertanto, affermato che la persona offesa del reato può essere restituita nel termine per la costituzione di parte civile che non abbia potuto rispettare per caso fortuito o forza maggiore, in quanto, in armonia con le accresciute garanzie di partecipazione al processo penale alla stessa riconosciute dalla giurisprudenza costituzionale e convenzionale, deve ritenersi che l’art. 175 cod. proc. pen. non faccia esclusivo riferimento alle parti in senso tecnico, trattandosi, peraltro, di norma applicabile anche nella fase delle indagini preliminari, nella quale non vi sono ancora parti, ma solo soggetti del procedimento (Sez. 6, n. 25287 del 30/03/2023, Rv. 284791).