L’imputato che chiede la continuazione esterna nella fase di cognizione deve allegare copia delle sentenze rilevanti, non essendo sufficiente indicarne gli estremi (di Vincenzo Giglio)

Cassazione penale, Sez. 4^, sentenza n. 45299/2023, udienza del 26 ottobre 2023, ribadisce che, in tema di determinazione del trattamento sanzionatorio, ai fini della valutazione della continuazione cd. esterna nel giudizio di cognizione, l’imputato ha l’onere di allegare copia delle sentenze a tal fine rilevanti e non solo di indicarne gli estremi, non essendo applicabile in via analogica la disposizione di cui all’art. 186 disp. att. cod. proc. pen. dettata per la sola fase esecutiva.

Precedenti conformi: Sez. 5, n. 9277 del 17/12/2014, Rv. 262817; Sez. 6, n. 51689 del 13/10/2017, Rv. 271581; Sez. 3, n. 41063 del 25/06/2019, Rv. 277977; Sez. 5, n. 10661 del 23/01/2023, Rv. 284291.