Il tribunale di Roma certifica ufficialmente il malfunzionamento di “App”, il software del ministero della Giustizia utilizzato per la condivisione dei documenti nei tribunali e nelle procure.
In un decreto firmato il 22 dicembre scorso, il presidente Lorenzo Pontecorvo attesta le gravi criticità operative della piattaforma, a due anni dalla sua entrata in vigore.
Proprio in ragione dei problemi riscontrati, il tribunale di Roma – il più grande d’Italia per carico di lavoro –, ha disposto una deroga all’obbligatorietà di App in una serie di casi specifici.
Il decreto individua quattro principali ipotesi: problemi tecnici legati all’hardware e al funzionamento della rete, compresa la “persistente carenza di computer performanti”; criticità connesse alla natura analogica o a errori informatici delle richieste caricate; assenza nell’applicativo dell’atto o della fase procedimentale; blocchi o gravi rallentamenti dell’operatività del sistema.
Su quest’ultimo punto il provvedimento richiama la “necessità di continua implementazione del software” e la presenza di “errori del sistema”, parlando di “lentezze operative” non risolte. (Fonte AGI)
Processo telematico in affanno: il tribunale di Roma boccia ‘App’
