Riceviamo dal collega Nicola Canestrini una sorta di invettiva (in tre atti, ognuno con specifica delega scritta) che volentieri pubblichiamo perché denuncia una prassi in voga in molti uffici giudiziari, la burocratizzazione oltre misura degli adempimenti degli avvocati in tempi di processo penale telematico.
La Metamorfosi Kafkiana della Procura di Rovereto, ovvero quando il formalismo uccide l’efficienza.
Per centocinquantacinque anni – 155! – canestriniLex ha lavorato con la Procura della Repubblica di Rovereto in un clima di reciproca fiducia e funzionalità operativa.
Accessi agli sportelli, depositi, visione fascicoli, richiesta e consegna copie: anche nei tempi più complicati, tutto fluiva con naturalezza, sorretto da deleghe anche orali, in un sistema che – miracolosamente per i tempi che corrono – funzionava.
Zero fogli persi.
Zero drammi.
Zero scandali.
Un secolo e mezzo di storia giuridica senza incidenti di percorso.
L’Avvento della “Modernità”
Poi è arrivata… la modernità. O ciò che qualcuno ritiene tale.
Atto Primo: la delega scritta
“Serve la delega scritta.”
D’accordo. Nessun problema.
Atto Secondo: la delega specifica
“Non va bene la delega scritta generica.”
Ah. E perché? Quale fonte normativa lo imporrebbe? Sto ancora aspettando una risposta. Il silenzio è assordante.
Atto Terzo: l’apoteosi burocratica
“D’ordine della Procuratrice serve la delega scritta specifica ai singoli collaboratori per ogni singolo fascicolo.”
Ecco. Ci siamo. L’apoteosi del formalismo .. fine a sé stesso.
Il Paradosso della Giustizia “Telematica”
Mentre assistiamo a questa escalation di richieste formalistiche degne del miglior Kafka, nel frattempo:
☑️ la giustizia penale telematica non funziona (ma era una sorpresa?)
☑️ il portale rifiuta sistematicamente le richieste (tecnologia!)
☑️ le copie non arrivano (ma almeno ci abbiamo provato)
Per avere copia di un atto bisogna comunque ancora recarsi fisicamente allo sportello .. proprio come nel 1870, ma ..con più moduli da compilare 🙂
Tranquilli però: con la “delega specifica” vivremo in un mondo migliore.
Il Trionfo della Carta nell’Era del Digitale
Se davvero non ci sono altri problemi da risolvere – e a quanto pare non ce ne sono – faremo anche questa delega. Ci mancherebbe!
Una delega per ogni fascicolo.
Una firma per ogni pagina.
Un timbro per ogni respiro.
Una pratica per ogni pratica sulla pratica.
Il mio sogno – evidentemente utopico – sarebbe una giustizia in cui chi dirige un ufficio giudiziario: non mette mano a ciò che funziona perfettamente e si occupa invece di ciò che manifestamente non funziona.
Conclusione: il Futuro è… la Carta
Per ora, la tanto decantata “giustizia penale telematica” resta confinata nei convegni, nei power point ministeriali, nei comunicati stampa autocelebrativi. Alla Procura della Repubblica di Rovereto, invece, cresce rigogliosa… la carta.
Quintali di carta. Risme di deleghe. Circolari che si sprecano. Montagne di formalità che nessuna norma impone ma che qualcuno – chissà perché – ritiene indispensabili.
Benvenuti nel futuro.
Un futuro che sa molto di passato, ma senza la funzionalità che il passato aveva.
