Buon Natale a voi, sorelle e fratelli carcerati, non vi dimentichiamo (Terzultima Fermata)

Nei giorni in cui le famiglie italiane si riuniscono con gioia per le feste natalizie, vogliamo rivolgere il nostro pensiero alle sorelle e ai fratelli detenuti.

Il presente è buio per loro.

Più persone “dentro”, più a lungo, più ore nelle celle, più ammassate come pacchi in depositi intasati e nascosti alla vista dei “giusti”, più ammalate e depresse.

Meno attenzione, meno cura, meno speranza, meno diritti, meno futuro.

E quindi suicidi, autolesionismo, psicosi, depressione.

Questo è il carcere italiano: quasi nulla di rieducazione, quasi solo retribuzione e repressione.

Oggi è così e nessun segnale lascia immaginare che domani sia meglio.

Abbiamo però la libertà e la possibilità di denunciare pubblicamente questa violenza di Stato e ce ne serviamo.

Buon Natale a tutti voi, sorelle e fratelli carcerati, non vi dimentichiamo.

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