La Cassazione penale sezione 3 con la sentenza numero 26676/2025, in tema di giudizio abbreviato, ha ricordato che la prova sollecitata dall’imputato con la richiesta condizionata di accesso al rito, che deve essere integrativa e non sostitutiva rispetto agli elementi già raccolti e utilizzabili, si considera “necessaria” ove risulti indispensabile ai fini di un solido e decisivo supporto logico-valutativo per la deliberazione in merito a un qualsiasi aspetto della regiudicanda.
Fattispecie in cui la Suprema Corte ha ritenuto immune da censure la decisione impugnata, che, in sede di sindacato del precedente rigetto dell’istanza di abbreviato condizionato alla trascrizione di alcune intercettazioni, aveva negato la riduzione di pena sul rilievo che l’integrazione probatoria non aggiungesse elementi decisivi rispetto alle captazioni già disponibili, risultate peraltro conformi alle trascrizioni in seguito disposte mediante perizia.
Sempre in tema ricordiamo che la Cassazione penale, Sez. 4^, sentenza n. 4344/2024, udienza del 23 gennaio 2024, ha chiarito i parametri valutativi che determinano la decisione sull’eventuale accoglimento della richiesta di rito abbreviato condizionato: https://terzultimafermata.blog/2024/02/05/giudizio-abbreviato-condizionato-accoglibile-solo-se-la-prova-integrativa-richiesta-sia-indispensabile-di-vincenzo-giglio/
