Magistrati “squilibrati” cercasi: tutti involontari testimonial della campagna referendaria (Abate Faria)

In tempi di referendum sulla separazione delle carriere in magistratura si assiste sui giornali ad un tripudio di titoli ad effetto che richiamano vicende processuali e magistrati che assurgono (spesso senza saperlo) a testimonial involontari di una o dell’altra “fazione”, uso di proposito tale termine.

Ieri “La Verità” titolava della pm che stava indagando su tutti i partiti e che sarebbe stata condizionata dal suo procuratore: «Stavo indagando su tutti i partiti. La Procura disse: punta sulla Lega»

Oggi per tutta risposta il Fatto scrive: “Una magistrata ritenuta dal Consiglio giudiziario non equilibrata e carente di senso della misura, nonché di “indole poco temperante e propensa al personalismo”, diventa testimonial della separazione delle carriere sulla stampa di destra, accusando – senza prove – i suoi ex superiori di aver orientato politicamente le sue indagini”: Anna Gallucci, la pm testimonial per il sì che accusa Scarpinato fu censurata dal Consiglio giudiziario di Palermo – Il Fatto Quotidiano

Mentre ieri il Foglio ci informava che: Crolla il processo parallelo sul caso Pifferi messo in piedi dal pm De Tommasi | Il Foglio

La vicenda processuale si è svolta a Milano, e apprendiamo che ci sarebbe un pubblico ministero (in difetto di equilibrio, parole del consiglio giudiziario di Milano che ha espresso parere negativo alla valutazione quadriennale di professionalità riscontrando un “difetto del prerequisito dell’equilibrio”: “Quel pm non ha equilibrio”. Veleni in Procura a Milano – il Giornale ), che mentre indagava sulla vicenda della morte di una bambina lasciata sola in casa dalla mamma ha istruito un processo nei confronti dell’avvocato e dei consulenti della donna conclusosi ieri con l’assoluzione di tutti.

Alla fine della fiera rimane da constatare che se pur ci sarebbero dei pubblici ministeri poco equilibrati hanno incontrato dei giudici equilibrati che li hanno stoppati.

Certo sullo sfondo ci sono anche i procuratori aggiunti e i procuratori capi che hanno lasciato passare, senza colpo ferire, accuse infondate.

Ma allora di cosa mi vorresti persuadere, direbbe il Commissario Montalbano.

Diciamo che paradossalmente i giornalisti che sbattono in prima pagina pubblici ministeri poco equilibrati involontariamente danno ragione al No pur credendo di sostenere il Si e viceversa.

“Due paradossi sono meglio che uno; possono anche suggerire una soluzione”, diceva qualcuno.