Quando in aula gli animi si scaldano volano parole grosse.
Segnaliamo la decisione del Consiglio distrettuale di disciplina di Napoli che con la decisione numero 21/2025 ha stabilito che integra violazione degli artt. 52 e 53 CDF il comportamento dell’avvocato che, nel corso della propria discussione, inveisce contro il Presidente, reagendo all’invito di questi di moderare i propri toni, accusandolo di supponenza e sopraffazione, nonché invitandolo a “ridimensionarsi”, nonché evocando in maniera generica ed ambigua vicende note alle cronache (nel caso di specie, il “caso Palamara”) per aver gettato discredito sulla magistratura ma del tutto avulse dal contesto della suddetta discussione.
Consiglio distrettuale di disciplina di Napoli (pres. De Benedictis, rel. Sabatino), decisione n. 21 del 4 marzo 2025
Recentemente abbiamo appreso del Presidente di un collegio a Napoli che durante un processo esclama: “Le liste dei testimoni che avete vomitato in questo processo”: La difesa non “vomita” ma deposita liste testi (Riccardo Radi) – TERZULTIMA FERMATA
Chissà se sarà richiamato disciplinarmente.
