Corruzione e attività plurima del pubblico agente corrotto: concorso formale omogeneo o continuazione nel reato ? (Redazione)

La Cassazione penale sezione 6 con la sentenza numero 30566/2025, in tema di corruzione, ha stabilito che sussiste unicità del reato e non concorso formale omogeneo né reato continuato nel caso in cui il patto corruttivo sia unico, sebbene articolato in una pluralità di atti, a condizione che questi siano contestuali nello spazio e nel tempo e abbiano unico fine.

Fattispecie afferente a un concorso pubblico in cui la Suprema Corte, pur in presenza di due candidati illecitamente favoriti dall’accordo, ha ritenuto sussistente un unico delitto di corruzione, escludendo la continuazione, in ragione della contestualità delle condotte illecite, nonché della unicità del prezzo del reato, della procedura concorsuale oggetto del “pactum sceleris” e della persona offesa, rappresentata dalla pubblica amministrazione.

Riferimenti normativi: Cod. Pen. art. 81 CORTE COST., Cod. Pen. art. 319

Massime precedenti Conformi: N. 33435 del 2006 Rv. 234358-01, N. 47191 del 2004 Rv. 230465-01, N. 29549 del 2020 Rv. 279691-01

Massime precedenti Vedi Sezioni Unite: N. 15208 del 2010 Rv. 246583-01, N. 40981 del 2018 Rv. 273771-01