Quanti sono i casi di ingiusta detenzione per i quali è stata riconosciuta la riparazione nel corso del 2025, quale sia l’ammontare complessivo delle somme liquidate, nonché quanti siano i provvedimenti di rigetto, con eventuale ripartizione per ciascuna corte d’appello.
Questa la domanda contenuta nell’interrogazione a risposta immediata alla quale oggi il Ministro Nordio risponderà.
Sarà nostra cura tenere informati i lettori.
Ecco il testo dell’interrogazione:
ENRICO COSTA e CALDERONE. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
dal 1992 al 31 dicembre 2024 si sono registrati in Italia 31.727 casi di ingiusta detenzione riconosciuta e sono stati spesi dallo Stato 901 milioni di euro per risarcire le persone interessate;
a questi casi vanno aggiunti quelli di coloro che hanno subito ingiusta detenzione e non hanno ottenuto risarcimento oppure non hanno presentato la domanda;
complessivamente, pertanto, si può concludere che circa 100 mila persone dal 1992 ad oggi abbiano perso ingiustamente la libertà;
oltre a questi casi, inoltre, va considerato che moltissime persone hanno subito processi che non dovevano essere celebrati, perché, fin dall’inizio, era chiara la loro innocenza: il processo per un innocente è una pena e reca una ferita che neanche l’assoluzione rimargina;
è fondamentale un monitoraggio dei casi di ingiusta detenzione al fine di tenere accesi i riflettori su queste enormi criticità del sistema, che, troppo spesso, vengono liquidate come danni collaterali fisiologici –:
quanti siano, ad oggi, i casi di ingiusta detenzione per i quali è stata riconosciuta la riparazione nel corso del 2025, quale sia l’ammontare complessivo delle somme liquidate, nonché quanti siano i provvedimenti di rigetto, con eventuale ripartizione per ciascuna corte d’appello.
(3-02338)
