La difesa non “vomita” ma deposita liste testi (Riccardo Radi)

Il Presidente di un collegio a Napoli durante un processo esclama: “Le liste dei testimoni che avete vomitato in questo processo”.

Naturalmente la frase ha suscitato un vespaio e le proteste degli avvocati difensori che hanno presentato istanza di ricusazione nei confronti del Giudice.

Tutto questo è accaduto lo scorso 10 novembre nel corso del maxi processo in corso a Napoli sul clan camorristico Moccia.

Con dovizia di particolari la notizia è stata pubblicata su “il Foglio” di oggi, 25 novembre, a firma Ermes Antonucci “Testimoni vomitati dalle difese”.

Registriamo, ancora una volta, delle parole di troppo che denotano, secondo gli avvocati presenti all’udienza: “l’inqualificabile mancanza di rispetto esternata nei confronti dei diritti difensivi”, ma in primo luogo fanno emergere una vis polemica inutile e del tutto ultronea alla figura del giudicante che avrebbe potuto, come poi ha fatto, procedere alla falcidia delle liste difensive sulla base della superfluità della prova dedotta dalle difese.

Il silenzio è d’oro ma spesso gli attori del processo lo dimenticano.