Violenza sessuale: tentativo o desistenza quando c’è il mancato soddisfacimento di richieste sessuali dell’agente per il rifiuto della vittima di soddisfare le richieste? (Redazione)

La Cassazione penale sezione 3 con la sentenza numero 34368/2025 ha stabilito che il mancato soddisfacimento di richieste a sfondo sessuale del soggetto agente, conseguente al rifiuto oppostogli dalla vittima della violenza o della minaccia, non consente la configurabilità della desistenza volontaria, risultando integrato il delitto di violenza sessuale tentata, posto che l’impossibilità di portare a consumazione il reato per l’opposizione della parte lesa costituisce fatto indipendente dalla volontà del reo.

Fattispecie in cui la Suprema Corte ha ritenuto corretta l’esclusione della configurabilità della desistenza volontaria, invocata dalla difesa, a fronte della condotta di un soggetto che, dopo aver minacciato di percosse la persona offesa e averle sferrato un pugno sul volto per aver rifiutato di praticargli un rapporto orale, aveva interrotto l’azione.