Pubblico Ministero si presenta in udienza, del processo nei confronti del deputato Emanule Pozzolo, con il distintivo con cui una parte della magistratura ha espresso pubblicamente la propria contrarietà alla riforma costituzionale sulla separazione delle carriere.
Un deputato di Forza Italia chiede al:
Al Ministro della giustizia.
— Per sapere – premesso che:
il deputato Emanuele Pozzolo ha denunciato pubblicamente come, in un procedimento penale che lo vede imputato presso il tribunale di Biella, il pubblico ministero si sia presentato più volte in udienza, ivi compresa quella in cui è stata chiesta la sua condanna, indossando il distintivo con cui una parte della magistratura ha espresso pubblicamente la propria contrarietà alla riforma costituzionale sulla separazione delle carriere, riforma che ha visto il voto favorevole, anche dell’onorevole Pozzolo;
ferma restando la libertà dei magistrati, come di qualunque altro cittadino, di manifestare il proprio pensiero e le proprie posizioni politiche, esporre simboli di parte nel corso di un’udienza, durante lo svolgimento della propria funzione istituzionale, appare, a giudizio dell’interrogante, inopportuno e lesivo dell’immagine di imparzialità che dovrebbe caratterizzare l’operato di ogni singolo magistrato –:
se, alla luce di quanto in premessa, il Ministro intenda adottare iniziative di propria competenza, anche con riferimento ai poteri di carattere ispettivo.
La risposta dell’Anm
Biella: vicini a magistrata oggetto di interrogazione perché ha indossato coccarda
ROMA, 14 novembre – “Apprendiamo che è stata depositata un’interrogazione parlamentare per chiedere al ministro della Giustizia di prendere provvedimenti nei confronti di una magistrata che aveva indossato una coccarda tricolore durante un’udienza relativa a un processo che riguardava un parlamentare della Repubblica.
La coccarda rappresenta l’unità della Nazione e l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge.
La magistratura associata, nell’esprimere la piena solidarietà alla magistrata oggetto dell’atto parlamentare, ribadisce il proprio impegno a difendere i principi costituzionali e, in particolare, l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge”. Così la Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati in una nota.
