Francesco Carrara: prima la professione poi i baffi (Riccardo Radi)

Quando l’avvocato non poteva portare i baffi.

L’avvocato Francesco Carrara per difendere rinuncia ai baffi e questa la storia che raccontiamo, siamo nel 1832, presso la Regia Corte di Lucca.

Il Presidente professor Luigi Fornaciari non consente che il Carrara parli portando i baffi, pericolosa “bandiera” liberale.

Carrara, pur protestando contro “la prepotente e strana disposizione” se li rade e difende, preferendo l’assolvimento dell’ufficio e del dovere all’amato distintivo estetico ed ideologico.

Sente, solo, il bisogno di scusarsi con la moglie, affezionata ai suoi baffi, traducendo nella Elegia ad Emilia, l’incredibile vicenda con un incipit aulico e ironico:

cingi di funebre

velo la fronte

spargi di lacrime

Emilia sul fonte

i baffi caddero

del tuo cantor.