Carcere e carcerati: non sono più una priorità per gli avvocati? (Riccardo Radi)

Apprendiamo dal Ministero della Giustizia che al 31 ottobre i detenuti presenti negli istituti penitenziari sono 63.493 mentre i posti regolamentari effettivamente disponibili sono scesi a 46.561. Ma come scesi?

Il piano carceri governativo tanto sbandierato non ha portato nuovi posti per i detenuti?

Assolutamente no se confrontiamo i dati di fine settembre che indicano che i posti regolamentari sono 96 in meno a fronte di 295 detenuti in più, con un tasso di affollamento al 136,4%.: Ministero della giustizia | Statistiche

Numeri impietosi che dimostrano l’assoluta inutilità del piano carcere ma dove sono gli avvocati?

Dopo incontri, manifestazioni, orazioni per i detenuti e le condizioni carcerarie come mai l’Ucpi non tampina più il Governo sbandierando il fallimento delle politiche carcerarie?

Ci sono state tante lodevoli iniziative, ad esempio peruncarcerepiùumano con il digiuno a staffetta, alla quale ho convintamente aderito ma ora serve una scossa dai vertici dell’avvocatura associata.

Possibile che la separazione delle carriere precluda di continuare e rinforzare una battaglia di civiltà?

Oggi, presso la sede dell’Unione delle Camere Penali italiane, c’è la conferenza stampa di presentazione del Comitato per il Sì alla separazione delle carriere fondato da UCPI che si aggiunge a quello della fondazione Einaudi.

Vediamo se qualcuno dal palco si ricorderà dei carcerati e delle loro condizioni.