La matematica per i giudici, alle volte è una diceria.
Nel caso esaminato la cassazione, sezione 6 con la sentenza numero 33524 del 9 ottobre 2025, ha posto rimedio alla errata ordinanza della Corte di appello di Venezia che ha dichiarato l’inammissibilità dell’impugnazione proposta dall’imputata B.B. in quanto tardiva.
La difesa, con un unico motivo di ricorso deduce il vizio di violazione di norma processuale in quanto la sentenza impugnata è stata emessa all’udienza dell’11/4/2024 e indicava un termine di 90 giorni per il deposito della motivazione, termine che non è stato rispettato dal Tribunale, cosicché in data 16/07/2024 la cancelleria del Tribunale di Vicenza ha provveduto a comunicare tramite p.e.c. l’avvenuto deposito tardivo della sentenza in data 11/07/2024.
Da ciò consegue che, tenuto conto del dies a quo del 16/7/2024 e della sospensione per il periodo feriale, l’atto di impugnazione, depositato il 30/9/2024 non può ritenersi tardivo.
La Cassazione sottolinea che stante il deposito tardivo della sentenza di primo grado, il termine per l’impugnazione, calcolato dalla notificazione dell’avvenuto deposito, scadeva il 30/9/2024, data in cui è stato presentato l’appello, erroneamente ritenuto tardivo dalla Corte territoriale.
Alla luce di quanto sopra esposto, va disposto l’annullamento senza rinvio dell’ordinanza impugnata con la trasmissione degli atti alla Corte di appello di Venezia per l’ulteriore corso.
Tutto bene quello che finisce bene ma quando sono i giudici della Suprema Corte che prendono un abbaglio sul calcolo dei termini per dichiarare l’inammissibilità di un ricorso non sempre c’è possibilità di rimedio.
La Cassazione sezione 5, con la sentenza numero 25019/2024 segnalata a Terzultima Fermata da una collega toscana, dimostra che la matematica può essere un’opinione e ad alcuni errori di calcolo non c’è rimedio per la sfortunata vittima: In Cassazione la matematica è solo una diceria (Riccardo Radi) – TERZULTIMA FERMATA
Come diceva Lewis Carroll: “Non credo proprio che possa esistere nell’universo della scienza un campo più affascinante, più ricco di tesori nascosti e di deliziose sorprese, di quello della matematica”.
