Corruzione è irrilevante il raggiungimento dello scopo perseguito dal corruttore (Riccardo Radi)

La Cassazione penale sezione 6 con la sentenza numero 31760 depositata il 23 settembre 2025 ha ricordato che l’offensività del reato di corruzione è rappresentata dalla condotta antidoverosa del pubblico ufficiale, volta a commettere mercimonio del proprio ufficio e quindi a ledere i principi e le finalità che ispirano la sua base ordinamentale, specie quando l’attività amministrativa è caratterizzata dalla discrezionalità tecnica ed è esposta ad ampi tassi di favoritismo nella fase procedimentale e decisoria; sicché non può assumere significazione alcuna il livello di soddisfacimento dello scopo illecito avuto in considerazione dal corruttore nel porre in essere l’accordo delittuoso con il pubblico ufficiale.

Sul punto si richiama il precedente della medesima sezione 6 n. 2376 del 19/05/1994, Di Maria, Rv. 199050.