La Cassazione penale sezione 5 con la sentenza numero 28637/2025, in tema di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, ha indicato che la lesione al volto, per poter integrare uno sfregio permanente o una deformazione che giustifichi il severo trattamento sanzionatorio previsto dalla norma, deve produrre non un qualsiasi esito cicatriziale, ma un turbamento irreversibile dell’armonia e dell’euritmia delle linee del viso che incida sulla funzione estetico-fisiognomica dello stesso, compromettendo la percezione del sé da parte della vittima e di coloro con i quali si relaziona.
