Diritto di difesa limitato per carenza di personale? No, grazie (Nicola Canestrini)

Il Tribunale di Sorveglianza di Venezia ha recentemente emanato una circolare (allegata al post) con cui afferma che:

• le richieste di copia integrale dei fascicoli tramite PEC non possono essere evase;

• tali richieste vengono considerate come “richieste generiche”;

• l’avvocato, anche se di foro diverso, deve recarsi personalmente in Cancelleria per individuare gli atti di interesse;

• non è previsto il rilascio di copie tramite supporti informatici (USB, CD, DVD).

Una scelta motivata dalla mancanza di personale e dal carico di lavoro.

Ma davvero le carenze organizzative dell’amministrazione giudiziaria possono tradursi in una compressione del diritto di difesa?

Definire “richiesta generica” quella di copia integrale di un fascicolo è una forzatura evidente. Perché integrale é sinonimo di “intero, completo, non parziale“. 

La difesa ha diritto ad accedere a tutti gli atti, senza essere costretta a viaggi inutili e dispendiosi solo per ovviare a inefficienze dell’apparato.

Il rischio è chiaro: trasformare un diritto fondamentale in una concessione condizionata dalle risorse dell’Ufficio.

Un sistema che si fonda su questa logica non tutela il giusto processo, ma lo svuota dall’interno