Ennesimo colpo di scena nella vicenda Garlasco, questa mattina la casa dell’ex procuratore di Pavia Mario Venditti è stata perquisita.
L’indagine della Procura della Repubblica di Brescia, competente per i reati commessi dai magistrati pavesi, rientra in un’inchiesta che vede l’ex procuratore, oggi presidente del Casinò di Campione, indagato con l’accusa di corruzione in atti giudiziari.
L’indagine nasce dal ritrovamento di un appunto a casa dei genitori di Sempio durante le perquisizioni eseguite il 14 maggio scorso nell’ambito delle attività degli inquirenti pavesi sul delitto di Garlasco. Una nota che riporterebbe le cifre “20/30”, seguite dal simbolo dell’euro, dal nome “Venditti” e dalla frase “gip archivia”.
Il foglio, contenuto in un bloc notes, risalirebbe ai primissimi giorni di febbraio del 2017. Giorni prima, quindi, che Andrea Sempio venisse formalmente a conoscenza di essere per la prima volta indagato per la morte di Chiara, cosa avvenuta l’8 febbraio di quell’anno, quando gli fu notificato l’avviso per l’interrogatorio di due giorni dopo. L’appunto sarebbe stato quindi scritto quando l’esistenza del procedimento era a conoscenza solo dell’autorità e della polizia giudiziaria, e della difesa di Alberto Stasi – l’ex fidanzato di Chiara, condannato a 16 anni per l’omicidio della 26enne -, che con la sua denuncia era riuscita a far riaprire (per poco) il caso.
La vicenda giudiziaria di Garlasco sembra sempre più un garbuglio, parafrasando il bel libro di Gabriella Ambrosio: Il garbuglio di Garlasco di Gabriella Ambrosio: una chiacchierata con l’autrice (Vincenzo Giglio) – TERZULTIMA FERMATA
(Fonte Corriere della Sera)
