La Cassazione penale sezione 3 con la sentenza numero 31847 depositata il 24 settembre 2025 ha sottolineato che è configurabile la violenza sessuale anche nel caso di approfittamento di una situazione di vulnerabilità preesistente o, comunque, indipendente rispetto alla condotta del soggetto agente, posto che la condizione di inferiorità della vittima dev’essere valutata sul piano oggettivo, indipendentemente dalle cause che l’hanno generata.
La Suprema Corte ha richiamato il precedente della medesima sezione, sentenza numero 11168/2024 che in tema di rapporti con una donna sotto l’effetto di sostanze che la privano della facoltà di autodeterminarsi ha stabilito che il delitto di induzione a compiere o subire atti sessuali con abuso delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa, di cui all’art. 609-bis, comma secondo, n. 1), cod. pen., si configura anche nel caso di approfittamento di una situazione di vulnerabilità preesistente o, comunque, indipendente rispetto alla condotta del soggetto agente, posto che la condizione di inferiorità della vittima dev’essere valutata sul piano oggettivo, indipendentemente dalle cause che l’hanno generata.
