Il Ministro si è premurato di far sapere, in una nota diramata ieri, della sua: “Piena e incondizionata solidarietà” al suo capo di Gabinetto.
Lo scrive il Guardasigilli che ha pubblicato la notizia anche su gNews il “quotidiano del Ministero della giustizia: Nordio: “Piena solidarietà al mio capo di Gabinetto Bartolozzi”
Nella nota si legge: “dopo la notizia, circolata questa mattina su fonti di stampa, dell’iscrizione di Giusi Bartolozzi nel registro degli indagati da parte della procura di Roma per la vicenda Almasri”, in realtà la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati era già stata anticipata sostanzialmente al momento dell’invio in Parlamento delle 91 pagine della Relazione della domanda di autorizzazione a procedere, ai sensi dell’articolo 96 della Costituzione, nei confronti del deputato Carlo Nordio, nella sua qualità di Ministro della Giustizia, di Matteo Piantedosi, nella sua qualità di Ministro dell’Interno e di Alfredo Mantovano nella sua qualità di Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri: Testo della domanda di autorizzazione a procedere nei confronti di Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e Alfredo Mantovano (Redazione) – TERZULTIMA FERMATA
Comunque, sottolinea Nordio che il capo di Gabinetto: “ha sempre agito nella massima correttezza e lealtà, informandomi tempestivamente ed esaurientemente delle varie fasi della vicenda Almasri e di tutti gli aspetti ad essa relativi. Sulla base di questi ho fondato le mie valutazioni”.
Il problema non sono le informazioni “tempestive ed esaurienti” fornite al Ministro (se lo dice lui) ma quanto dichiarato dalla Bartolozzi al tribunale dei Ministri (da pagina 37 a 41 a seguire nel testo della Domanda di autorizzazione a procedere allegato al post) : “La versione fornita dalla dott.ssa Bartolozzi è da ritenere sotto diversi profili inattendibile e, anzi, mendace”.
