Pubblicazione di stralci di ordinanze di custodia cautelare e di intercettazioni telefoniche: quanti procedimenti penali per la violazione dell’articolo 684 del codice penale sono stati avviati dai diversi uffici delle procure della Repubblica ed in particolare a Milano? (Riccardo Radi)

In questi giorni abbiamo letto di tutto e di più sulle indagini della procura della Repubblica di Milano nei confronti di dirigenti o ex dirigenti del settore edilizia del comune meneghino.
In molte di tali cronache emerge la pubblicazione di stralci testuali di ordinanze di custodia cautelare, ivi compreso il contenuto letterale di intercettazioni telefoniche contenute nell’ordinanza.


Quanti procedimenti penali per la violazione dell’articolo 684 del codice penale sono stati avviati dai diversi uffici delle procure della Repubblica ed in particolare a Milano?

La domanda è stata posta recentemente al Ministro della Giustizia dal deputato Enrico Costa e il ministero ha fatto sapere che a Milano “nell’anno anno 2024, presso la procura di Milano, ci sono state n. 4 nuove iscrizioni, per un totale di n. 7 fascicoli pendenti al 31.12.2024”, mentre per le altre procure della Repubblica “il dato non è di immediata rilevazione, dovendo procedere mediante l’interpello di tutte le 140 procure della Repubblica presso i tribunali ordinari”.

Comunque nella Penisola i processi pendenti per la violazione dell’articolo 684 c.p. sono … lo saprete alla fine del post.

Riportiamo l’interrogazione dell’onorevole Costa e la risposta del Ministro Nordio:

Al Ministro della giustizia. —

Per sapere – premesso che:

le cronache di stampa, cartacea ed online, nei giorni del 5 e del 6 marzo 2025, hanno riportato le vicende relative all’inchiesta della procura della Repubblica di Milano nei confronti di dirigenti o ex dirigenti del settore edilizia del comune meneghino;
in molte di tali cronache emerge la pubblicazione di stralci testuali di ordinanze di custodia cautelare, ivi compreso il contenuto letterale di intercettazioni telefoniche contenute nell’ordinanza;


tale comportamento – talvolta orgogliosamente rivendicato come obiezione di coscienza – nonostante rappresenti un illecito penale, è ormai consuetudinario laddove la notizia riguardi procedimenti penali con l’emissione di ordinanze di custodia cautelare;


se si considera che la pubblicazione di stralci testuali di ordinanza di custodia cautelare costituisce violazione dell’articolo 114 del codice di procedura penale e integra altresì l’illecito tipizzato all’articolo 684 del codice penale, allora si ritiene opportuno conoscere se il principio di obbligatorietà dell’azione penale interessi anche tali violazioni, o, al contrario, se le stesse siano soggette ad una particolare tolleranza da parte delle autorità preposte, in ragione dell’impatto mediatico scaturito dalle inchieste

–:
quanti procedimenti penali per la violazione dell’articolo 684 del codice penale siano stati avviati negli ultimi mesi dai diversi uffici della procura della Repubblica e quanti siano allo stato ancora pendenti, considerato che un’eventuale inerzia a parere dell’interrogante rappresenta una palese violazione del principio di obbligatorietà dell’azione penale ed una censurabile omissione.


(4-04547)


Risposta. — Con riferimento all’atto di sindacato ispettivo in esame, l’interrogante, traendo spunto dalle notizie di stampa relative all’inchiesta della procura della Repubblica di Milano nei confronti di dirigenti o ex dirigenti del settore edilizia del comune meneghino, chiede «quanti procedimenti penali per la violazione dell’articolo 684 del codice penale siano stati avviati negli ultimi mesi dai diversi uffici della procura della Repubblica e quanti siano allo stato ancora pendenti, considerato che un’eventuale inerzia a parere dell’interrogante rappresenta una palese violazione del principio di obbligatorietà dell’azione penale ed una censurabile omissione».
Sulla specifica vicenda giudiziaria, con nota del 19 marzo scorso, il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Milano, opportunamente interpellato dalla competente articolazione ministeriale, ha trasmesso copia dei prospetti di rilevazione del movimento dei procedimenti penali relativi alle iscrizioni per il reato previsto e punito dall’articolo 684 del codice penale da cui si evince che nell’anno anno 2024, presso la procura di Milano, ci sono state n. 4 nuove iscrizioni «per un totale di n. 7 fascicoli pendenti al 31.12.2024».



Quanto ai dati richiesti dall’interrogante con riferimento alla iscrizione e alla pendenza, negli ultimi mesi, di procedimenti per il reato di cui all’articolo 684 del codice penale «nei diversi uffici della Procura della Repubblica», si rappresenta che il dato richiesto non è di immediata rilevazione, dovendo procedere mediante l’interpello di tutte le 140 procure della Repubblica presso i tribunali ordinari.

Ciononostante, il competente dipartimento per l’innovazione tecnologica della giustizia, tramite la competente direzione generale di statistica e analisi organizzativa, è riuscita a rilevare, attraverso il datalake-datamart delle qualificazioni giuridiche del fatto, il dato parziale dei processi iscritti presso i tribunali; in particolare, nell’intero anno 2024 sono stati trattati nei tribunali italiani n. 56 processi, nei quali la pubblica accusa ha contestato il reato previsto e punito dall’articolo 684 del codice penale.

Il Ministro della giustizia: Carlo Nordio.