Decreto sicurezza: la relazione del Massimario della Corte di cassazione (Redazione)

Pubblichiamo (in allegato al post) la relazione dell’ufficio del Massimario del Ruolo sulle tante novità introdotte dalle: “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario (d.l. 11 aprile 2025, n. 48, convertito dalla legge 9 giugno 2025, n. 80)

In particolare, come suggerisce il collega Carlo Alberto Zaina. “Ci sono numerosi interessanti spunti di riflessione su possibili profili d’incostituzionalità sia del testo in genere, che specificamente dell’art. 18 il quale concerne la cannabis.

Si tratta, quindi, di un’esegesi seria, che dimostra un approccio meditato al tema e che segna passi avanti significativi.

Leggendo, però, questo interessante testo, mi chiedo come mai la stessa Corte Suprema, ove chiamata in causa sul piano strettamente giurisdizionale, non mostri sovente la medesima apertura culturale, che viene, invece, manifestata in questo contesto, emettendo pronunzie che lasciano francamente sorpresi e contraddicono questa impostazione.

Mi chiedo, anche, perchè, atteso il recepimento di tali input scientifici, la Corte Suprema continui a non aderire ed a non volere recepire il consolidato principio tossicologico per cui il limite della psicoattività della cannabis è fissato unanimemente in presenza di un THC pari a 0,5%”.