Cassazione penale, Sez. 4^, sentenza n. 22863/2025, udienza del 12 giugno 2025, deposito del 17 giugno 2025, ha ribadito, condividendolo, l’orientamento interpretativo per il quale una sentenza di secondo grado non può essere censurata sol perché esamina i motivi di appello con criteri omogenei a quelli del primo giudice e opera frequenti riferimenti ai passaggi logico-giuridici della prima sentenza.
In questi casi, infatti, poiché vi è concordanza tra i giudici del gravame e il giudice di primo grado nell’ analisi e nella valutazione degli elementi di prova posti a fondamento della decisione, la struttura giustificativa della sentenza di appello si salda con quella di primo grado, per formare un unico complessivo corpo argomentativo (così, tra le tante: Sez. 2, n. 9106 del 12/02/2021, Rv. 280747; Sez. 5, n. 48050 del 02/07/2019, Rv. 277758; Sez. 3, n. 18521 del 11/01/2018, Rv. 273217; Sez. 3, n. 44418 del 16/07/2013, Rv. 257595).
