Ritrovarsi in carcere a 94 anni per una condanna per bancarotta fraudolenta e reati fiscali a 4 anni e 8 mesi è l’ennesimo paradosso della giustizia italiana.
La vicenda è accaduta a Firenze dove la prima istanza difensiva per far ottenere la detenzione domiciliare è stata respinta dal magistrato di sorveglianza in quanto il 94enne “per quanto fragile, non sarebbe a rischio di un rapido declino in salute” questa la motivazione del magistrato che ha ritenuto normale mantenere in carcere una persona di 94 anni.
Solo oggi, dopo il trasferimento dal carcere di Sollicciano “all’istituto Gozzini, che è struttura detentiva a custodia attenuata, detta anche Solliccianino su cui opera un magistrato della sorveglianza diverso da quello per il carcere maggiore.
In questo modo, spiega il difensore del 94enne, avvocato Luca Bellezza, è stato possibile presentare di nuovo la richiesta, che era stata bocciata venerdì scorso da un primo magistrato di sorveglianza” (fonte Ansa)
