Magistrato che si forma ma non si ferma (Vincenzo Giglio)

Non configura illecito disciplinare nell’esercizio delle funzioni, per reiterata o grave inosservanza delle norme regolamentari o delle disposizioni sul servizio giudiziario, la condotta del magistrato che, ammesso ad un corso di formazione, si assenti ingiustificatamente da tutte le sessioni dei lavori, pur sottoscrivendo il registro delle presenze, e fruisca del vitto e dell’alloggio forniti dal C.S.M., perché detta condotta, pur se collegata al rapporto di servizio, ed anzi funzionale al miglior esercizio del servizio, non è posta in essere nell’esercizio delle funzioni giudiziarie, né si identifica con il vero e proprio “servizio giudiziario”.

Questa massima, riportata nel Codice annotato della giurisprudenza disciplinare dei magistrati, è tratta dalla sentenza n. 38/2011 della Sezione disciplinare del CSM.

Cosa succederebbe se lo stesso comportamento fosse tenuto da un qualsiasi altro lavoratore non magistrato, pubblico o privato che sia?

Come direbbe il noto conduttore Gigi Marzullo, fatevi la domanda e datevi una risposta.

Un commento

  1. Ma, a parte l’illecito disciplinare, mi parrebbe configurarsi soprattutto qualche reato…….. al comune cittadino sarebbe sicuramente contestato almeno il falso e il peculato, forse la truffa…..

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