La Cassazione a SS.UU. con la sentenza depositata il 29 maggio 2025 ha esaminato le seguenti questioni:
Se il decreto di citazione per il giudizio di appello debba essere tradotto in una lingua nota all’imputato che non conosca la lingua italiana.
Se la sentenza debba essere tradotta in una lingua nota all’imputato che non conosca la lingua italiana.
Se la mancata traduzione del decreto di citazione per il giudizio di appello e della sentenza in una lingua nota all’imputato che non conosca la lingua italiana integrino una nullità generale a regime intermedio.
Ricorrente: M. Ndiaye + altri
Relatore: E. Calvanese
Data udienza: 29 May 2025
Riferimenti normativi: Cod. proc. pen., artt. 143, 178, 429, 601.
Ordinanza di rimessione: 9900/2025
Decisione
Prima questione: soluzione affermativa.
Seconda questione: soluzione affermativa.
Terza questione: la mancata traduzione del decreto di citazione per il giudizio d’appello in una lingua nota all’imputato che non conosca la lingua italiana comporta la nullità generale a regime intermedio dello stesso ove riguardante le indicazioni di cui al combinato disposto degli artt. 601, comma 6, e 429, comma 1, lett. f), cod. proc. pen.
La mancata traduzione della sentenza in una lingua nota all’imputato che non conosca la lingua italiana comporta la nullità generale a regime intermedio della “sentenza-documento” con conseguente rinvio al giudice del grado precedente per la traduzione stessa.
