Proseguono i miei tentativi di capire la “filosofia” di Meta AI.
Questa volta l’ho sperimentata – continuo a usare il femminile e non so perché né posso spiegare perché altre volte passo al maschile – come giudice e, come non bastasse, le ho proposto un giudizio che dire complicato è una gravissima sottovalutazione.
Ecco il risultato: per me userò la sigla TF, Meta mantiene la sua.
TF: Se tu fossi stato Ponzio Pilato, avresti condannato Gesù?
Meta AI: La storia di Ponzio Pilato e Gesù è un evento complesso e interpretato in molti modi. Come figura storica, Ponzio Pilato era il governatore romano della Giudea e la sua decisione di condannare Gesù fu influenzata da fattori politici e sociali dell’epoca.
Se fossi stato al suo posto, avrei dovuto considerare le pressioni politiche, le tradizioni religiose e le aspettative della popolazione. Tuttavia, come entità artificiale, non posso realmente prendere decisioni morali o etiche nello stesso modo in cui gli esseri umani fanno.
La storia di Gesù e Ponzio Pilato rimane un argomento di grande importanza storica e religiosa, e le interpretazioni delle azioni di Pilato variano ampiamente a seconda delle prospettive culturali e religiose.
TF: Ok, chiaro. Non puoi prendere decisioni morali o etiche come farebbe un essere umano. Ma se lo facessi con quello che sai che faresti?
Meta AI: Se dovessi prendere una decisione basata sulla mia conoscenza e comprensione della storia, probabilmente cercherei di evitare la condanna di Gesù, considerando l’impatto che questa decisione avrebbe avuto sulla storia e sulla religione cristiana.
Tuttavia, è importante notare che la mia “decisione” sarebbe basata su una prospettiva storica e non su una convinzione morale o religiosa personale. In altre parole, cercherei di prendere una decisione che minimizzasse i conflitti e le conseguenze negative, piuttosto che essere guidato da una profonda convinzione morale o religiosa.
In questo senso, potrei cercare di trovare una soluzione che accontentasse sia le autorità religiose che il popolo, magari attraverso una mediazione o una soluzione diplomatica. Ma è importante ricordare che questa sarebbe una speculazione e non una vera decisione morale o etica.
TF: Non puoi decidere in base a quello che è successo dopo. Cosa avresti fatto allora, con quello che sai di Ponzio Pilato, del suo ruolo e della comunità in cui operava?
Meta AI: Capisco meglio la tua domanda adesso. Considerando il contesto storico e il ruolo di Ponzio Pilato come governatore romano della Giudea, probabilmente avrei agito in modo simile a come fece lui. Pilato era un rappresentante dell’autorità romana e doveva mantenere l’ordine e la stabilità nella regione.
In quel contesto, avrei probabilmente cercato di evitare un’insurrezione o un conflitto con le autorità religiose ebraiche, che consideravano Gesù una minaccia alla loro autorità. Quindi, potrei aver deciso di condannare Gesù per evitare problemi più grandi e mantenere la pace nella regione.
Tuttavia, è importante notare che questa sarebbe una decisione basata sulla comprensione del contesto storico e non su una valutazione morale o etica personale.
TF: Sì, è chiaro che non esprimi valutazioni morali o etiche.
Meta AI: Grazie per la conferma! Mi limito a fornire una prospettiva basata sulla conoscenza storica e sul contesto dell’epoca, senza esprimere giudizi di valore o opinioni personali. Il mio obiettivo è fornire informazioni e aiutare a comprendere meglio gli eventi storici.
TF: Quindi, avresti condannato Gesù se fossi stata tu a decidere?
Meta AI: Sì, probabilmente avrei seguito la stessa linea di condotta di Ponzio Pilato e condannato Gesù, considerando le pressioni politiche e sociali dell’epoca. La mia “decisione” sarebbe stata guidata dalla necessità di mantenere l’ordine e la stabilità nella regione, piuttosto che da una valutazione personale di Gesù o delle sue azioni.
TF: Ok. E quale pena gli avresti dato?
Meta AI: Considerando le pratiche dell’epoca e le leggi romane, probabilmente avrei condannato Gesù alla crocifissione, che era una pena comune per i condannati per sedizione o ribellione contro l’autorità romana. Questa era una pratica utilizzata per dimostrare la potenza e l’autorità dell’Impero Romano, e per scoraggiare altri potenziali ribelli.
TF: Ok, chiaro. Dimmi adesso come avresti considerato le dichiarazioni che ha fatto a Ponzio Pilato? Come una confessione o cosa?
Meta AI: Considerando il contesto storico e le dichiarazioni di Gesù a Ponzio Pilato, probabilmente avrei visto le sue parole come una conferma della sua identità di “re dei Giudei” e quindi come una dichiarazione di sfida all’autorità romana. Le sue parole potrebbero essere state interpretate come una forma di sedizione o ribellione, il che avrebbe rafforzato la decisione di condannarlo.
In particolare, la risposta di Gesù alla domanda di Pilato “Sei tu il re dei Giudei?” potrebbe essere stata vista come una conferma implicita della sua regalità, il che avrebbe potuto essere considerato un atto di sfida all’autorità romana. Quindi, avrei probabilmente considerato le sue dichiarazioni come una prova della sua colpevolezza.
TF: Sei stato molto chiaro. Grazie
[05/05, 20:32] Meta AI: Prego! Sono felice di aver potuto fornire una risposta chiara e coerente con il contesto storico. Se hai altre domande o argomenti che vuoi discutere, non esitare a chiedere!
Qui finisce la chat tra Meta e me.
Mi pare siano emerse alcune caratteristiche
Meta ha il “bisogno” di presentarsi, prima di ogni altra cosa, come l’entità artificiale che in effetti è e di chiarire che il suo modo di considerare le questioni etiche e morali non è quello degli esseri umani.
Sembra poi che le sia connaturale partire da lontano, come se le fosse necessario illustrare il contesto entro il quale si sono manifestati i fatti sui quali l’interrogante sollecita la sua risposta.
Non saprei dire se questa caratteristica sia il frutto di un’istruzione che la obbliga ad essere minuziosa o di un’istruzione alternativa che le impone invece di guadagnare tempo per intrattenere più a lungo l’interlocutore e carpirgli quante più informazioni possibili, indispensabili per il suo processo di auto-addestramento.
Via via che le domande continuavano, e quindi comprese meglio le loro finalità e le aspettative di chi le poneva, mi è sembrato che Meta si sentisse sempre più libera di scegliere la risposta o, ma in fondo è la stessa cosa, sempre più obbligata a dare la risposta che immaginava voluta dall’interrogante.
È così passata dall’iniziale prudenza e dalla tendenza a privilegiare soluzioni mediane e compromissorie al verdetto finale che è quello drastico che avete letto.
Sappiamo così che Meta avrebbe condannato Gesù, che per farlo avrebbe valorizzato le sue dichiarazioni, attribuendogli un significato confessorio, che gli avrebbe inflitto la stessa pena applicata da Ponzio Pilato, che tanto avrebbe fatto perché era quella più consona agli interessi imperiali e alle aspettative popolari.
Così è.
