Spedigius più complicato di Siamm: avvocati il nuovo applicativo richiederà massima attenzione nella compilazione dell’istanza web ed anche nella documentazione da allegare (Redazione)

Per gli avvocati la migrazione da Siamm a Spedigius non sarà indolore, attenzione agli errori materiali di compilazione che non saranno più ammessi, il sistema Spedigius rifiuterà in automatico l’istanza.

Il nuovo sistema non permetterà “… agli uffici di modificare le istanze inviate telematicamente: gli Uffici potranno accettare o rifiutare le istanze web, ma non integrarle, con dati aggiuntivi, né modificarle, nella eventualità di errori materiali nella compilazione.

Ne consegue che, nella compilazione delle istanze web, gli utenti dovranno aver cura di indicare esattamente il tipo di registro, il numero di registro del fascicolo di riferimento, le parti processuali assistite nonché la fase processuale per la quale si redige l’istanza.

Le caratteristiche del nuovo applicativo richiedono una massima attenzione nella compilazione dell’istanza web ed anche una completezza della documentazione allegata all’istanza di liquidazione, atteso che gli Uffici non avranno la possibilità di integrare le istanze e la documentazione a sostegno: gli Uffici potranno solo rifiutare le istanze inesatte (rispetto ai dati emergenti dai registri informatizzati), incomplete e poco chiare, poiché non saranno messi nelle condizioni di lavorarle”, lo scrive il Dirigente Amministrativo del Tribunale di Teramo nella nota allegata: pd_18-2025_avvio_spedigius_signed.pdf

Nella nota si legge:

Si comunica in data 12 maggio 2025 entrerà in funzione il nuovo applicativo ministeriale per la gestione delle spese di giustizia – SPEDIGIUS – che presenta delle significative novità.

Per quanto di interesse dei difensori:

1. sarà attivata una anagrafica unica nazionale dei beneficiari: il nuovo applicativo attinge ad una anagrafica personale – unica su tutto il territorio nazionale – che è nella esclusiva disponibilità degli utenti esterni. Ne consegue che, nell’inoltro dell’istanza di liquidazione, occorrerà prestare massima attenzione all’inserimento dei dati anagrafici e ai dati relativi al regime fiscale, sui quali gli Uffici non possono intervenire in funzione di modifica ed integrazione;

2. non sarà possibile per gli uffici modificare le istanze inviate telematicamente: gli Uffici potranno accettare o rifiutare le istanze web, ma non integrarle, con dati aggiuntivi, né modificarle, nella eventualità di errori materiali nella compilazione.

Ne consegue che, nella compilazione delle istanze web, gli utenti dovranno aver cura di indicare esattamente il tipo di registro, il numero di registro del fascicolo di riferimento, le parti processuali assistite nonché la fase processuale per la quale si redige l’istanza.

Le caratteristiche del nuovo applicativo richiedono una massima attenzione nella compilazione dell’istanza web ed anche una completezza della documentazione allegata all’istanza di liquidazione, atteso che gli Uffici non avranno la possibilità di integrare le istanze e la documentazione a sostegno: gli Uffici potranno solo rifiutare le istanze inesatte (rispetto ai dati emergenti dai registri informatizzati), incomplete e poco chiare, poiché non saranno messi nelle condizioni di lavorarle.

Ovviamente, a fronte del rifiuto di una istanza web, l’utente esterno potrà ripresentare l’istanza emendata ed integrata;

3. il sistema antecedente di gestione delle spese di giustizia – SIAMM – resterà in funzione fino al 30 aprile 2025.

Nel periodo transitorio compreso tra l’1 e l’11 maggio 2025, avranno luogo le attività di migrazione dei dati da SIAMM a SPEDIGIUS e gli uffici non potranno accedere al deposito delle istanze di liquidazione. Si invita, pertanto, ad attendere il termine del periodo transitorio per l’invio di fatture, che, durante il periodo menzionato, non potrebbero in ogni caso essere lavorate dagli Uffici.

Preme segnalare che nel nuovo applicativo sarà possibile per i difensori continuare a monitorare le fasi di lavorazione dell’istanza di liquidazione: nel momento in cui tutte le attività propedeutiche all’accettazione della fattura saranno terminate, l’istanza si presenterà nello stato di “provvedimento lordo esecutivo” e solo da questo momento gli utenti potranno inviare la fattura.

Eventuali fatture ricevute prematuramente rispetto al menzionato stato saranno rifiutate dagli Uffici, atteso che non sono ancora suscettibili di lavorazione.

Il nuovo applicativo consentirà la gestione informatizzata di tutte le attività proprie delle Spese di Giustizia: finanche il provvedimento di liquidazione dovrà, a regime, essere redatto dai Magistrati all’interno di SPEDIGIUS.

Ad ogni modo, ci si riserva di predisporre ulteriori indicazioni operative, tanto per i difensori quanto per il personale interno (di magistratura e amministrativo), a seguito dell’effettivo avvio del nuovo applicativo di gestione delle spese di giustizia”

Recentemente avevamo scritto delle scarse informazioni agli avvocati sul nuovo sistema: https://terzultimafermata.blog/2025/04/17/siamm-addio-ed-ancora-poche-informazioni-per-gli-avvocati-che-avranno-a-che-fare-con-spedigius-redazione/

Ora che ne abbiamo, che dire?

Speriamo in “Spedigius”.

Un commento

  1. Anche in questa piattaforma leggo parole e concetti avulsi dal nostro linguaggio: “provvedimento lordo esecutivo” , così come nel PSTgiustizia per il deposito degli atti penali leggo: “atto abilitante”. Volendo dare la “colpa” del nuovo linguaggio agli informatici mi chiedo possiamo subire acriticamente tutto ciò? E’ così rivoluzionario adeguare siffatta terminologia al linguaggio giuridico?

    Cari saluti Nicolò NONO DACHILLE

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