Si segnala la prossima novità in tema di deontologia professionale e uso dell’intelligenza artificiale da parte dello studio legale.
Nell’articolo 13 del testo già approvato al Senato (allegato al post) ed ora in discussione alla Camera si stabilisce (Disposizioni in materia di professioni intellettuali):
“1. L’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale nelle professioni intellettuali è finalizzato al solo esercizio delle attività strumentali e di supporto all’attività professionale e con prevalenza del lavoro intellettuale oggetto della prestazione d’opera.
2. Per assicurare il rapporto fiduciario tra professionista e cliente, le informazioni relative ai sistemi di intelligenza artificiale utilizzati dal professionista sono comunicate al soggetto destinatario della prestazione intellettuale con linguaggio chiaro, semplice ed esaustivo”
Quindi si prevede che l’avvocato informi l’assistito se, nell’esecuzione delle prestazioni di cui è incaricato, si avvale anche di sistemi di AI.
Questa comunicazione, secondo la legge deve essere strutturata in modo da contenere informazioni chiare, semplici e complete.
Infine, il DDL prevede che i COA dovranno tenere dei corsi di formazione sull’intelligenza artificiale.
