Ricevere un decreto ingiuntivo per omesso pagamento della prestazione fornita, grazie al nuovo codice Ateco, entrato in vigore il 1 aprile 2025, che consente di aprire partite Iva anche alle lavoratrici e lavoratori del sesso.
La novità consente alle “lavoratrici e lavoratori del sesso” di mettersi in regola e poter agire giudizialmente per il pagamento delle prestazioni erogate.
Una donna si è rivolta al Giudice di Pace di Roma presentando un ricorso per decreto ingiuntivo nei confronti di un 60enne per un weekend trascorso a Roma, dietro compenso pattuito di 5mila euro.
Sennonché, una volta concluso il “soggiorno”, il cliente si è dileguato senza più pagare il compenso pattuito.
La novità del codice Ateco, però, grazie alla fattura emessa per la prestazione, le ha permesso di rivolgersi al giudice di pace e chiedere un decreto ingiuntivo.
E questo è solo uno dei primi effetti della nuova classificazione Ateco implementata dall’Istat.
Un adempimento in vigore dal 1° aprile scorso, che riguarda tutte le imprese, inclusi quindi i liberi professionisti, che compaiono nelle rilevazioni statistiche Istat.
Ora non resta che attendere per capire come andrà a finire la vicenda. Una nuova frontiera del recupero crediti si apre per gli avvocati? (Fonte Adnkronos)
