Competenza per connessione fondata sul vincolo della continuazione: i presupposti (Vincenzo Giglio)

Cassazione penale, Sez. 1^, sentenza n. 44489/2024, udienza del 25 ottobre 2024, ha ribadito che, in tema di competenza determinata dall’ipotesi di connessione oggettiva fondata sull’astratta configurabilità del vincolo della continuazione fra le analoghe, ma distinte, fattispecie di reato ascritte ai diversi imputati, l’identità del disegno criminoso perseguito è idonea a determinare lo spostamento della competenza per connessione, sia per materia, sia per territorio.

Il suddetto spostamento, tuttavia, è possibile solo se l’episodio o gli episodi in continuazione riguardino lo stesso o – se sono più di uno – gli stessi imputati, giacché l’interesse di un imputato alla trattazione unitaria dei fatti in continuazione non può pregiudicare quello del coimputato a non essere sottratto al giudice naturale secondo le regole ordinarie della competenza (tra le tante, Sez. 2, n. 57927 del 20/11/2018, Rv. 275519; Sez. 1, n. 3357 del 08/06/1998, Rv. 210881; Sez. 1, n. 3907 del 06/06/1996, Rv. 205313).