Da tempo si sente dire a quasi ogni espressione della magistratura che bisogna recuperare il rapporto con la gente e che, per farlo, occorre cambiare la narrazione.
Affidarsi a professionisti della comunicazione, disporre di un giornale, conquistare spazio sulla stampa e sugli altri mass-media, altro ancora, sono molte le proposte sul tappeto.
È venuta un’idea e sommessamente la si espone.
Senza affannarsi a trovare nuovi rimedi e canali, si può ricorrere a quello che c’è già.
Si è pensato ai libri, in particolare ai grandi classici della letteratura che si presume siano più noti degli altri.
Li si mette a disposizione della magistratura così come sono, sicuri che saprà servirsene al meglio.
Alla ricerca del tempo perduto
Cent’anni di solitudine
Delitto e castigo
Guerra e pace
I miserabili
Il fu Mattia Pascal
Il processo
La fattoria degli animali
La metamorfosi
L’insostenibile leggerezza dell’essere
Orgoglio e pregiudizio
Sei personaggi in cerca di autore
Uno nessuno e centomila
Via col vento
Se qualcuno ha altre idee, si faccia avanti.
