Tassatività: chi era costei? (Riccardo Radi)

Il reato di femminicidio prospettato nel disegno di legge governativo di ieri ha tanti padri e madri che hanno dimenticato un principio, oramai poco praticato dal nostro Legislatore : il principio di tassatività e di determinatezza, importante corollario del principio di legalità.

Il dimenticato principio concerne le modalità di formulazione della norma penale, sancendo l’obbligo, in capo al legislatore, di delineare con assoluta precisione gli elementi costitutivi della fattispecie, incentrando l’incriminazione su fatti oggettivamente accertabili e dimostrabili nel processo, attraverso le metodologie e i parametri offerti dalla scienza e dall’esperienza, in modo da circoscrivere gli spazi di discrezionalità dell’Autorità giudiziaria e da garantire la certezza del diritto, evitando il rischio di arbitri del potere giudiziario (Corte cost. 15 maggio 1989, n. 247, che ha anche distinto la determinatezza, come modalità di formulazione della norma, dalla tassatività che ne costituisce una proiezione esterna, in forza della quale è preclusa un’applicazione analogica della norma incriminatrice).

La formulazione del progettato reato di femminicidio esclude ogni vulnus ai principi di tassatività e determinatezza?

Vedremo se l’architettura normativa e concettuale della nuova norma è pienamente in linea con il dettato costituzionale.