Imputati assolti : languono le richieste di rimborso delle spese legali (Riccardo Radi)

Nel 2024 sono state presentate solo 783 domande per accedere al fondo dedicato al rimborso delle spese legali per gli imputati assolti.

Il Fondo è stato introdotto alla fine del 2020 ed è stato reso operativo per le sentenze divenute irrevocabili dal 1 gennaio 2021.

Delle 783 domande presentate nel 2024, ne sono state accolte totalmente 525 e parzialmente 102 per la somma complessiva di euro 3.600.000 di rimborsi, circa il 26% dei 13.700.000 euro stanziati.

Nel 2023 risultano presentate 703 domande di cui accolte totalmente 415 e parzialmente 90 con l’erogazione di 2.800.000 euro a fronte dei 15 milioni stanziati.

Come mai le domande di rimborso sono così modeste?

L’onorevole Enrico Costa (sua l’iniziativa per la creazione del Fondo) è preoccupato perché se il trend continuerà, molto probabilmente il Fondo non sarà confermato.

Ricordiamo, come presentare la domanda e chi può accedere al rimborso.

Il richiedente, ossia l’imputato stesso, può presentare istanza di accesso al fondo tramite apposita piattaforma telematica accessibile dal sito giustizia.it mediante le credenziali SPID di livello due.

Le istanze vanno presentate entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui la sentenza è divenuta irrevocabile (nel 2024 il termine è stato fissato al 30 aprile).

Nel caso di imputati minorenni o incapaci, l’istanza potrà essere presentata dal titolare della responsabilità genitoriale o da chi ne ha la rappresentanza legale.

Nel caso di decesso dell’imputato, l’istanza potrà essere presentata dall’erede e, in caso di pluralità di eredi, da uno degli eredi nell’interesse di tutti.

Tra gli elementi che dovranno essere indicati e documentati nella richiesta ci sono, tra gli altri:

– la durata del processo definito con la sentenza di assoluzione divenuta irrevocabile, calcolata dalla data di emissione del provvedimento con il quale è stata esercitata l’azione penale alla data in cui sentenza di assoluzione è diventata definitiva;

– l’importo di cui si chiede il rimborso, che dovrà essere stato versato al professionista legale tramite bonifico, a seguito di emissione della parcella vidimata dal Consiglio dell’ordine.

La guida è dedicata agli utenti che utilizzano l’applicativo Istanza imputati assolti all’interno del Portale online lsg.giustizia.it, fornito dal Ministero della Giustizia, per presentare le richieste di rimborso.

Una volta creata e inviata l’istanza, l’utente potrà monitorare attraverso il sistema tutto il suo ciclo di vita: dalla presa in carico da parte dell’amministrazione o ad un eventuale rifiuto, fino al pagamento.

Chi può accedere al rimborso

– possono accedere al rimborso i destinatari di una sentenza di assoluzione definitiva pronunciata

· “perché il fatto non sussiste”,

· “perché non ha commesso il fatto”,

· “perché il fatto non costituisce reato o non è previsto dalla legge come reato”, escluso il caso in cui quest’ultima pronuncia sia intervenuta a seguito della depenalizzazione dei fatti oggetto dell’imputazione.

– Non possono accedere al fondo anche coloro che:

· pur essendo stati assolti per alcuni capi di imputazione, siano stati però condannati per altri;

· per i quali sia stata emessa sentenza di estinzione del reato per prescrizione o amnistia;

· abbiano beneficiato nel medesimo procedimento del patrocinio a spese dello Stato;

· abbiano ottenuto la condanna del querelante alla rifusione delle spese di lite;

· abbiano diritto al rimborso delle spese legali dall’ente da cui dipendono;

Il rimborso

Il rimborso è riconosciuto nel limite massimo di 10.500 euro