Giudice dopo la lettura della sentenza consiglia alla parte soccombente di cambiare avvocato (Riccardo Radi)

Un giudice civile, dopo la lettura della sentenza in udienza, viene avvicinato dalla parte soccombente, che richiede chiarimenti sulla decisione ritenuta ingiusta.

Il giudice pone termine alla discussione prospettando alla parte la possibilità di cambiare avvocato, se non soddisfatta.

E’ ravvisabile, nei confronti del magistrato, un illecito disciplinare per comportamento scorretto ex art. 2, comma 1, lettera d), del d. lgs. n. 109 del 2006?

Vediamo cosa dice la Procura Generale presso la Cassazione:

15/07/2020 GLI ILLECITI DISCIPLINARI FUNZIONALI – Comportamenti scorretti – Lettura della sentenza civile in udienza – Richiesta di chiarimenti del soccombente – Riferimenti del giudice all’eventuale sostituzione del difensore – Rilevanza – Esclusione – Ragioni.

Non sussistono gli elementi costitutivi dell’illecito dell’art. 2, comma 1, lettera d), del d. lgs. n. 109 del 2006, nel caso in cui un giudice civile, dopo la lettura della sentenza in udienza, avvicinato dalla parte soccombente, che richiedeva chiarimenti sulla decisione ritenuta ingiusta, abbia posto termine alla discussione prospettando alla parte la possibilità di cambiare avvocato, se non soddisfatta, qualora, per le modalità della vicenda per il contenuto e la finalità della considerazione, debba escludersi la formulazione di un apprezzamento in ordine alla qualità professionale o all’operato del difensore.

Consigliare di cambiare avvocato è una considerazione neutra … quindi archiviazione de plano dell’esposto ai sensi dell’art. 16, comma 5-bis, del decreto legislativo n. 109 del 2006,