Cessione di sostanze stupefacenti e omicidio colposo in conseguenza della morte del cessionario: è configurabile il concorso (Vincenzo Giglio)

Cassazione penale, Sez. 5^, sentenza n. 41898/2024, udienza del 25 settembre 2024, ha avuto ad oggetto il rilievo dei comportamenti colposi di un soggetto che ha ceduto sostanza stupefacente, tenuti successivamente alla morte del cessionario.

Il collegio di legittimità ha ritenuto che, in tema di morte o lesioni come conseguenza di altro delitto, nel caso in cui la morte dell’assuntore di sostanza stupefacente sia conseguenza della cessione di droga e di uno o più atti colposi commessi dal cedente successivamente alla cessione ed integranti separati segmenti del processo causale che ha condotto all’evento naturalistico, ove non sia possibile ancorare alla violazione della legge sugli stupefacenti la necessaria condotta colposa richiesta per la configurabilità del delitto di cui all’art. 586 cod. pen., non è integrata quest’ultima fattispecie, ma, eventualmente, sono configurabili in concorso i distinti delitti di cui agli artt. 73 d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 e di omicidio colposo.

Il collegio ha ulteriormente precisato che ha precisato che l’accertamento dell’elemento soggettivo della colpa del delitto di cui all’art. 586 cod. pen. non può essere traslato nel periodo di tempo cronologicamente intercorrente tra la somministrazione illegale della droga e il decesso della vittima.