Femminicidi e il monitoraggio dimenticato (Riccardo Radi)

Violenza contro le donne e i decreti ritardatari.

La legge 5 maggio 2022, n. 53, recante disposizioni in materia di statistiche in tema di violenza di genere, reca un’articolata disciplina sulla raccolta di dati ed informazioni sulla violenza contro le donne, con la finalità di attuare un monitoraggio puntuale delle violenze di genere ed elaborare politiche di prevenzione e contrasto; la necessità di acquisire dati statistici ufficiali sul complesso della violenza subita dalle donne è raccomandata dalla Convenzione di Istanbul, dal rapporto GREVIO e dall’European institute for gender equality, poiché l’elaborazione di statistiche di qualità è strettamente collegata all’adozione di politiche di intervento efficaci.

A tale proposito, la legge introduce norme finalizzate a garantire un costante, effettivo e coordinato monitoraggio del fenomeno attraverso la prescrizione dell’obbligo per tutti gli uffici pubblici e privati che contribuiscono all’informazione statistica, per le strutture sanitarie pubbliche, per i centri anti violenza e le case rifugio, di fornire i dati e le notizie relativi alle violenze di genere, integrando in modo sistematico e più ampio le rilevazioni annuali condotte dall’ISTAT in materia; e, soprattutto, attraverso l’istituzione di un sistema integrato tra i Ministeri dell’interno e della giustizia per la rilevazione dei dati riguardanti la commissione di reati.

Nello specifico, al fine di apportare ai sistemi informatici dei Ministeri coinvolti le necessarie modifiche, nonché al fine di istituire una banca dati interministeriale sui dati relativi ai femminicidi e alle donne che hanno subito violenza e sporto denuncia, è prevista l’adozione di una serie di decreti interministeriali.

Sul punto richiamato, l’art. 4, comma 2, prevede l’adozione, entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore della legge, di un decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro per le pari opportunità ed il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per apportare le opportune modifiche al sistema informativo per il monitoraggio delle prestazioni adottate nell’ambito dell’assistenza sanitaria di emergenza urgenza per il soccorso alle vittime di violenza; all’articolo 5, comma 1, si prevede che il Ministero dell’interno debba provvedere entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge, a dotare il sistema di elaborazione dati di ulteriori funzionalità per rilevare più informazioni sulla relazione tra autore e vittima; al comma 2 dello stesso articolo, il Ministero della giustizia entro 12 mesi dall’entrata in vigore, deve individuare le modalità e le informazioni utili per monitorare con i propri sistemi informativi il fenomeno della violenza di genere; ancora, il comma 4 dell’articolo 5 ha previsto l’adozione di un decreto del Ministero della giustizia, di concerto con il Ministro dell’interno e sentito il Garante per la protezione dei dati personali, da adottare entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge, per istituire un sistema interministeriale di raccolta dati; da ultimo, l’articolo 6, comma 1, prevede che con decreto del Ministro della giustizia da adottare entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge, sono apportate le modifiche al regolamento per l’esecuzione del codice di procedura penale in relazione alla disciplina del registro delle notizie di reato.

Come si evince, l’emanazione di questi decreti interministeriali risulta essere fondamentale per la completa attuazione della legge.

La legge n. 53 del 2022 è frutto dell’ampio lavoro di approfondimento svolto dai componenti della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere della XVIII Legislatura, e rappresenta un tassello importante nell’ambito degli strumenti normativi di contrasto alla violenza di genere.

Sulla questione è stata presentata in Senato una interrogazione la numero 3-01459 che evidenzia che da quanto risulta, a più di due anni dall’emanazione della legge non sembra che siano stati emanati, per le parti di reciproca competenza, i decreti ministeriali citati; tale ritardo rende inefficace il sistema di rilevazione introdotto, vanificando l’utilità dello strumento e privando le politiche di contrasto alla violenza di genere di un sistema statistico efficiente e completo.

Gli interroganti chiedono di sapere:

se il Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, sia a conoscenza dello stato di attuazione della legge n. 53 del 2022 e a che punto sia l’emanazione dei decreti ministeriali previsti e quali iniziative urgenti e necessarie intenda intraprendere al fine di completare l’attuazione della legge n. 53 del 2022.

L’interrogazione è del 4 novembre 2024 e ad oggi non ha ricevuto risposta.