Abbiamo approfondito l’aspetto delle misure cautelari personali coercitive emesse nell’anno 2023 dal Tribunale di Roma e il successivo esito dei relativi procedimenti definiti nel medesimo anno.
I dati sono ricavati dalla Relazione misure cautelari personali e riparazione per ingiusta detenzione per l’anno 2023 che il Ministro della Giustizia è tenuto a trasmettere al Parlamento ex L. 16 aprile 2015, n. 4.
Quante misure sono state smentite dal giudizio?
Cond. def. senza sosp. condiz. pena 19,6%
Cond. def. con sosp. condiz. pena 6,2%
Cond. non def. senza sosp. condiz. pena 60,0%
Cond. non def. con sosp. condiz. pena 5,8%
Assol. (def. e non def.) 6,1%
Altro tipo di sent. (ex artt. 129 – 425 – 469 – 529 – 531 c.p.p 2,3%
Per un totale di misure emesse nei procedimenti definiti nel medesimo anno di emissione il 2023 pari a 3476, un campione che ci permette di analizzare il successivo esito del giudizio.
Per ciò che riguarda le percentuali medie delle assoluzioni definitive e non definitive, abbiamo una percentuale media complessiva del 6,1%.
Alla suddetta percentuale si può poi affiancare la percentuale media delle altre tipologie di sentenza (sempre di tipo definitivo e non) rientranti nelle categorie del proscioglimento a vario titolo (ex artt. 129 – 425 – 469 – 529 – 531 c.p.p.), che risulta pari al restante 2,3%.
Sommando quindi le citate due percentuali del 2,3% e del 6,1%, abbiamo un totale di esiti assolutori e di proscioglimento a vario titolo di 8,4%, ossia per poco meno di 1 misura su 10 emessa in un procedimento definito vi è stato come esito l’assoluzione o il proscioglimento
Mentre, le misure emesse nei procedimenti definiti con condanna (definitiva e non) e con sospensione condizionale della pena sono complessivamente pari al 12%
Queste sentenze, non risultano conformi, almeno in linea teorica e comunque con visione ‘ex post’, con quanto disposto dall’art. 275, comma 2 bis, c. p. p: “Non può essere applicata la misura della custodia cautelare in carcere o quella degli arresti domiciliari se il giudice ritiene che con la sentenza possa essere concessa la sospensione condizionale della pena…”.
Pertanto, a Roma tra assoluzioni e proscioglimenti e sospensione condizionale della pena abbiamo la percentuale complessiva del 20.4% delle 3476 misure emesse nei procedimenti definiti nell’anno 2023 che hanno visto applicato misure che non hanno trovato conferma nel giudizio.
Per alcuni sono numeri fisiologici.
Noi di Terzultima Fermata pensiamo invece che più di 700 persone avrebbero potuto evitare una misura cautelare coercitiva con più attenzione da parte di chi è chiamato a decidere.
E vogliamo anche dare un’idea concreta: c’è un Comune del Trentino-Alto Adige che, secondo l’ultimo censimento, ha esattamente 700 abitanti.
Se l’ingiustizia cautelare si fosse concentrata tutta lì, quel Comune sarebbe stato desertificato.
