Ancora un suicidio in carcere, un ragazzo cagliaritano di 27 anni si aggiunge alla triste conta che è arrivata a 82 persone che hanno scelto di farla finita all’interno delle nostre carceri.
L’ennesimo suicidio porta con sé, oltre il gesto estremo di disperazione, un messaggio di amore per la vita, si apprende dalla Garante dei Detenuti della Sardegna Irene Testa che O.T. ha donato tutti i suoi organi.
Il ventisettenne “si era impiccato nella sua cella del carcere del capoluogo sardo la settimana scorsa. Subito soccorso, era stato condotto in ospedale in condizioni disperate. Nella notte è deceduto. Sale dunque a 82 la tragica conta dei detenuti che si sono tolti la vita dall’inizio dell’anno, cui bisogna aggiungere 7 appartenenti alla Polizia penitenziaria. Una strage infinita, alla quale non si vuole porre freno, nella sostanziale indifferenza della maggioranza di governo”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria (qui il link del comunicato).
O.T. ricorda a tutti noi che la sensibilità sociale e politica che oggi sembra prevalere poggia sull’argilla e non su certezze rocciose che decantano che noi, i liberi, siamo meglio di loro, gli incarcerati; noi siamo brava gente, loro sono feccia; noi rispettiamo le regole e meritiamo la nostra libertà, loro le hanno violate e meritano di perdere la loro.
O.T. si è fatto sopraffare dalla brutalità delle condizioni che gli sono state riservate in carcere ma ha conservato cuore e lucidità per dimostrare il suo amore per la vita donandola agli altri.
