Uso legittimo delle armi: la scriminante putativa non può essere ravvisata sulla base del solo criterio soggettivo (Vincenzo Giglio)

Ha chiarito Cassazione penale, Sez. 4^, sentenza n. 3727/2024, udienza dell’11 gennaio 2024, che la scriminante dell’uso legittimo delle armi in forma putativa non può essere fondata con esclusivo riguardo al criterio soggettivo, dipendendo piuttosto da concreti dati di fatto i quali, pur erroneamente rappresentati o compresi dal soggetto agente, abbiano avuto comunque la capacità di persuaderlo giustificatamente di trovarsi nell’assoluta necessità di utilizzare l’arma o altro mezzo di coazione.

Nel caso di specie, il collegio di legittimità ha escluso la ricorrenza della scriminante in forma putativa in relazione alle lesioni inferte, con colpi di manganello e calci, da alcuni agenti di polizia ad un giornalista in occasione di scontri originati da una manifestazione di piazza, in assenza di elementi che consentissero plausibilmente di ritenere pericolosa la vittima, inerte e poi caduta al suolo, posizionatasi vicino a un gruppo di manifestanti per osservare la scena dell’arresto di uno di essi.