“Un detenuto si è suicidato per l’ennesima volta” (Vincenzo Giglio)

Camera dei deputati, 17 luglio 2024, question time: il Ministro della Giustizia, On. Carlo Nordio risponde all’interrogazione del deputato Federico Gianassi (PD) sulle misure in relazione alla grave situazione delle carceri, anche in relazione alle attuali condizioni climatiche (qui il link alla registrazione video).

Minuti 2:20 dall’inizio della registrazione, parla il Ministro.

I suicidi sono eventi imprevisti ed imprevedibili che sono radicati nel mistero della mente umana. L’altro giorno, nella mia Venezia, si è suicidato per l’ennesima volta un detenuto…”.

Un’espressione involontariamente nonsense: a intenderla nel suo significato letterale, si dovrebbe pensare a un individuo così determinato a togliersi la vita da considerare insufficiente farlo una volta sola.

Chiaro che l’On. Nordio ha usato la parola “detenuto” in termini generali, riferendosi all’intera comunità dei ristretti.

Ciò nonostante, quel nonsense contiene una verità ormai indiscutibile: niente e nessuno potrà fermare la corsa al suicidio finché ai detenuti si offriranno solo disumanità e disperazione.