Certo che di “riforme della giustizia” in quasi quarant’anni di professione ne ho viste tante. La maggior parte inutili, altre dannose. Nessuna che meriti essere chiamata riforma, salvo quella del codice di procedura penale del 1989, ormai snaturato.
Quasi ogni Ministro della Giustizia se ne è intestata una per garantirsi una sorta di eternità. Ora è la volta del Ministro Nordio che ha definito la sua riforma (l’ultima bozza disponibile del relativo DDL costituzionale, rilasciata alle ore 13 del 29 maggio 2024, è allegata alla fine del post, nota della redazione) addirittura “epocale” e “fondamentale”.
Non è comprensibile cosa ci possa mai essere di “epocale” in una riforma che di un organo di rilevanza costituzionale, il CSM, ne crea ben tre, due CSM e un’Alta Corte disciplinare (a proposito, perché mai “Alta”? non bastava Corte disciplinare?).
Immediati, infatti, saranno gli effetti nefasti di questa pseudo riforma: la triplicazione delle sedi (che separazione delle carriere e quale terzietà del giudice disciplinare sarebbe se tutti fossero nel medesimo Palazzo), la triplicazione degli apparati burocratici (segreterie, cancellerie autisti, uscieri, portaborse, ecc.), la triplicazione delle risorse materiali (informatica, telefonia, energia, ecc.), quindi la triplicazione dei costi, ma soprattutto il potenziamento, di quella “degenerazione correntizia” che il Ministro ha dichiarato di volere “interrompere” con il sorteggio tra magistrati dalla “presunzione assoluta di competenza, onestà, intelligenza e preparazione” per essere già stati valutati diverse volte.
Detto che per come vengono fatte le valutazioni questa presunzione è tutt’altro che assoluta, e detto anche che competenza, onestà, intelligenza e preparazione sono prerequisiti di ogni magistrato, non è assolutamente scontato che questi facciano del magistrato sorteggiato anche un buon Consigliere, né che ogni magistrato con quei requisiti voglia fare il Consigliere. Il sorteggio raggiungerà lo scopo auspicato solo nella molto improbabile ipotesi che vengano sorteggiati quella minoranza di magistrati non iscritti a, o non simpatizzanti con una delle “correnti”. Molto più probabile, non foss’altro per la legge dei grandi numeri, che vengano sorteggiati militanti e simpatizzanti di una o dell’altra “corrente” con la conseguenza che l’autocrazia in seno al CSM sia anch’essa triplicata.
L’unica soluzione per davvero “interrompere la degenerazione correntizia”, per dirla con il Ministro, sarebbe quella di rivedere la composizione del Consiglio. Quindi, fermi restando i membri di diritto ed i consiglieri laici nominati dal Parlamento, bisognerebbe dimezzare da due terzi ad un terzo la rappresentanza dei magistrati che, privati della maggioranza dei 2/3, sono privati anche della gestione del potere attraverso le “correnti”.
Al loro posto dovrebbero essere eletti, nominati o sorteggiati specialisti in materia di management, organizzazione, gestione di risorse umane e materiali.
Solo così accanto alla tanto auspicata eliminazione della “degenerazione correntizia”, si otterrebbe una finalmente accresciuta professionalità del Consiglio e forse il significato delle parole merito, competenza, attitudine, equilibrio ed esperienza non verrà più sacrificato alle perverse manipolazioni ed acrobazie linguistiche per adattarlo alla necessità di premiare l’uno o l’altro soldato/soldatessa incompetente, ma fedele, di cui è ampiamente popolato il vertice dell’universo giudiziario.
Sarebbe quindi bastato cambiare poco, pochissimo per cambiare molto, moltissimo, ma capisco che, affidando la stesura normativa della volontà politica ai magistrati dell’ufficio legislativo del Ministero, il risultato non può che essere quello di cambiare moltissimo per cambiare quasi nulla.
Semmai in peggio.

Benvenuto Dr. Tarfusser nel cosmo dei social. In merito alla Riforma che ci e’ stata proposta cose e’ stato fatto per migliorare il cd “merito” e il rispetto deidiritti della difesa nelle sentenze e nelle procedure penali che tanto affliggono innocenti cittadini?
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