Accesso abusivo al sistema informatico dell’INPS per la visione e la stampa di estratti contributivi: gli effetti per il responsabile (di Vincenzo Giglio)

Un dispendente dell’INPS è stato segnalato alla Corte dei conti dalla competente direzione regionale dell’istituto previdenziale che aveva rilevato 38.477 accessi abusivi di costui nel proprio sistema informatico finalizzati alla visualizzazione ed alla stampa degli estratti contributivi relativi a 9.638 codici fiscali nel periodo compreso tra il 3 luglio del 2017 e il 31 maggio 2018.

L’interessato è stato peraltro licenziato senza preavviso dal suo datore di lavoro e il provvedimento, impugnato in sede giurisdizionale, è stato confermato dal competente giudice del lavoro.

Dopo l’istruttoria ad opera della Procura regionale che ha promosso azione di responsabilità per danno erariale, il procedimento è stato trattato dalla Corte dei conti, sezione giurisdizionale regionale per la Campania che lo ha definito con la sentenza n. 238/2023 (allegata in forma anonimizzata alla fine del post) emessa in esito all’udienza del 16 marzo 2023.

La decisione della Corte dei conti

Si esporranno per sintesi i temi e le conclusioni principali, rinviando per il resto alla lettura dell’allegato.

1. Il convenuto ha causato all’INPS un danno erariale diretto per violazione del vincolo sinallagmatico tra salario e prestazione lavorativa. Ha infatti percepito indebitamente la retribuzione per periodi nei quali ha destinato la sua attività non agli obblighi di servizio ma ad attività illecite. Ha in tal modo violato i canoni di lealtà e buona fede e diligenza ed agito per fini puramente egoistici e di possibile rilievo penale.

2. La determinazione del danno erariale in ragione di € 14.424,26 corrisponde alla retribuzione percepita per le ore stimate, pari a 671,49, dedicate alle attività estranee alle funzioni del convenuto.

Il commento

Un dipendente dell’INPS si è reso responsabile di accessi illeciti al sistema informatico dell’istituto previdenziale.

È stato licenziato in tronco e condannato al pagamento del danno erariale prodotto al suo datore di lavoro.

Si attende di sapere se, a parità di condotte, questo rigore sanzionatorio valga per tutti i dipendenti pubblici oppure no.