Mani Pulite dal punto di vista delle vittime: l’archivio che conserva la memoria della vita e della tragica morte di Gabriele Cagliari (di Vincenzo Giglio e Riccardo Radi)

Come è noto ai lettori di Terzultima Fermata, ci siamo più volte e in più direzioni occupati dell’esperienza giudiziaria denominata Mani Pulite, analizzandola sia di per se stessa che per gli effetti duraturi e ancora attuali che ha prodotto nella giustizia penale e negli equilibri che la reggono.

Tra gli approfondimenti che abbiamo ritenuto prioritari vi è quello degli effetti che quell’inchiesta produsse sulle persone che vi furono coinvolte, ovviamente a partire da coloro che da indagati subirono misure limitative della libertà personale e dovettero confrontarsi con l’asprezza delle metodiche d’esame utilizzate dal pool degli inquirenti della procura della Repubblica di Milano che gestirono Mani Pulite e con il loro particolare modo di intendere a quali condizioni si potevano ritenere cessate le esigenze cautelari.

Proprio in questo ambito segnaliamo ai lettori il sito (visitabile liberamente a questo link) che l’architetto Stefano Cagliari, figlio dell’ingegnere Gabriele Cagliari, già presidente dell’ENI e morto suicida nel carcere dovere era stato ristretto in esecuzione della misura custodiale emessa nei suoi confronti in Mani Pulite, ha creato per documentare la storia umana, professionale e giudiziaria del padre.

Chiunque sia interessato a comprendere la natura di Mani Pulite e voglia giudicare da se stesso e senza alcun filtro deformante la misura dell’impatto che ebbe sulle migliaia di persone coinvolte nell’indagine troverà in quel sito un ricchissimo materiale d’archivio in grado di offrire una prospettiva solitamente trascurata nelle cronache giudiziarie e, sia consentito dirlo, ben diversa da quella rappresentata da alcuni di coloro che concepirono e gestirono l’indagine.

Ne consigliamo vivamente la consultazione.

Ricordiamo, come ulteriore spunto di riflessione, l’intervista che Stefano Cagliari ha rilasciato a Riccardo Radi in occasione del trentennale di Mani Pulite (a questo link per la visione): è anch’essa un ricordo lucido e drammatico di un’esperienza estrema.